Acetil carnitina ed evidenze scientifiche

- Scritto da in Dimagrimento Domande Frequenti Integratori Salute
dimagrire senza stimolanti nervosi

L’acetilcarnitina è una molecola di carnitina legata al gruppo acetil-Coa che a sua volta proviene dalla ossidazione degli acidi grassi; l’esercizio fisico è in grado di aumentare a livello fisiologico i livelli di questa sostanza ma soggetti con problemi di salute, in stato di obesità o tendenzialmente dopo i 30 anni, dovrebbero valutare attentamente l’opportunità di una integrazione esterna.

La carnitina esercita il suo effetto ergogenico aumentando gli enzimi che partecipano alla respirazione, riducendo i dolori muscolari, modulando la frequenza cardiaca massima, garantendo una capacità di sforzo prolungato superiore, diminuendo i radicali liberi che derivano dalle attività fisica, migliorando l’utilizzo delle molecole energetiche, l’ossidazione degli zuccheri, stimolando la sintesi dei fosfolipidi delle membrane cellulari.

La ricerca scientifica ci spiega che condizioni di stress prolungate così come accade nel sovrallenamento, tendono ad abbassare i livelli ormonali di testosterone e di ormone della crescita, aumentando il cortisolo. Un intervento di integrazione a base di acetil carnitina può contrastare l’abbassamento del testosterone. Nella misura di 2 grammi e in concomitanza a un allenamento coi pesi si possono osservare risultati importanti.

L’acetilcarnitina in condizioni di stress prolungato può prevenire l’abbassamento della gonadotropina, una sostanza che partecipa alla sintesi dello stesso testosterone ed inoltre modulare il cortisolo con un effetto finale positivo in termini di miglior proporzione tra testosterone e cortisolo stessi.

Quando assumiamo acetil carnitina dopo l’allenamento insieme a una dose di ramificati di glutammina, possiamo contrastare efficacemente il cortisolo post qorkout. L’acetilcarnitina nell’ambito di una dieta ipocalorica aiuta l’ingresso degli acidi grassi nei mitocondri migliorando l’energia disponibile durante la giornata e garantendo una migliore sintesi proteica e un contenimento dei processi catabolici. Sembra inoltre che l’acetilcarnitina possa essere positivamente correlata all’aumento dell’ossido nitrico e dell’ossigenazione dei tessuti dei muscoli.

Un integratore a base di acetil carnitina migliora il trasporto degli acidi grassi all’interno dei mitocondri e quindi la produzione energetica: con 2 grammi al giorno di questa sostanza possiamo migliorare il senso di affaticamento sia a livello fisico che psicologico, intervenendo contemporaneamente sia sulla funzione cognitiva sia su una migliore composizione corporea. Nell’ambito sia del diabete che dell’obesità nonché nel mondo sportivo la carnitina risulta un supplemento naturale molto valido.

Essa consente di perdere peso più facilmente nei casi di obesità e migliorare i livelli di trigliceridi, in un dosaggio indicativo di circa 1 o 2 grammi al giorno e tra 100 e 200 mg per ogni kg di peso corporeo. Ovviamente in ambito di dimagrimento si ricorda che l’integratore di carnitina va necessariamente associata ad una dieta che garantisca insieme all’attività fisica e agli altri integratori un bilancio negativo delle calorie giornaliero in modo che quelle bruciate siano sempre superiori a quelle assunte.