Omega 3: quando possono favorire la massa muscolare

- Scritto da in Culturismo Sport

Sappiamo che gli omega-3 hanno un’attività di tipo anti-infiammatorio, tuttavia questo processo potrebbe non essere necessariamente funzionale ai culturisti perché l’infiammazione delle cellule dei muscoli dopo l’allenamento è una situazione che invece aiuta l’ipertrofia e l’aumento della massa. Un’alimentazione che sia ricca di omega-3 potrebbe quindi contrastare lo stimolo ipertrofico.

Omega 3, quando favoriscono la massa

Sappiamo infatti che non tutto quello che fa bene alla salute necessariamente è adatto a un bodybuilder. Gli Omega 3 sono sicuramente essenziali per la longevità e il benessere di ogni persona ed anche molecole come la curcumina e resveratrolo, pure estremamente benefici, inibiscono lo stimolo anabolico dell’insulina e del fattore di crescita.

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Gli Omega 3 supportano la salute cardiovascolare tuttavia secondo un recente studio il loro ruolo nella crescita muscolare sarebbe assolutamente positivo. Pare infatti che queste molecole possano aumentare la sensibilità all’insulina (mentre invece i grassi saturi la peggiorano) e migliorerebbero anche l’attività di una proteina che in risposta alla presenza di nutrienti provenienti dal cibo stimola direttamente la sintesi proteica. L’azione dell’insulina e di questa molecola stimolante nota come mTOR insieme favoriscono la sintesi di nuove proteine e la crescita muscolare in modo efficace e diretto quando il nostro corpo si trova in una condizione di bilancio energetico positivo.

Questo studio è estremamente interessante per tutti quelli che si allenano con l’obiettivo di aumentare la massa muscolare e diventa ancora più importante per i soggetti che hanno più di 50 anni, età nella quale si inizia ad osservare una perdita costante e fisiologica di muscolo dovuta anche alla progressiva perdita della sensibilità all’insulina.

Omega 3 e impatto sull’insulino-resistenza

Gli Omega 3 aiutano quindi a contrastare l’insulino resistenza che si manifesta con l’età e incentivano la sintesi proteica e quindi una loro integrazione potrebbe contribuire a rallentare la perdita di massa che si verifica nelle età più avanzata.

Nel caso dei giovani per cui la sensibilità insulinica è ancora buona, l’acido arachidonico contenuto nei grassi saturi può essere convertito più o meno facilmente in “messaggeri” che hanno un ruolo pro-infiammatorio e quindi funzionale alla crescita, migliorano i risultati ipertrofici a seguito di un allenamento mirato.

Questi messaggeri chimici sono in particolare prostaglandine ossia ormoni che vengono prodotti nelle cellule muscolari in seguito ai danni come quelli generati dall’allenamento. Essi risultano fondamentali oltre che per aumentare la sensibilità di queste cellule ai fattori di crescita e al testosterone, anche per migliorare la proliferazione delle cellule satellite che andranno a cedere i propri nuclei alle cellule danneggiate favorendo l’iperplasia (che a differenza dell’ ipertrofia che concerne la dimensione, riguarda il numero delle cellule stesse).

La via principale per l’ aumento muscolare è quindi l’abbinamento di aminoacidi, insulina, carboidrati, ormone della crescita, acido lattico, acidi grassi saturi, prostaglandine, un allenamento mirato e un bilancio energetico positivo giornaliero, con la possibilità di personalizzare i nutrienti, il workout e i dosaggi in funzione dell’età, dello stato di salute, della condizione fisica e così via.