Proteine in polvere: quali scegliere e come usarle

- Scritto da in Integratori Notizie e Novità

Proteine in polvere, rappresentano probabilmente l’integratore in assoluto più venduto e utilizzato nell’ambito della palestra ma è opportuno premettere che dietro al supplemento deve essere presente una struttura alimentare ben equilibrata e un allenamento calibrato sul raggiungimento dei propri obiettivi.

Le proteine in polvere sono sostanze formate da carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno e rappresentano la base della struttura di ogni organismo vivente: nel nostro corpo corrispondono al 50% del peso organico e al 20% circa del peso complessivo.

Proteine in polvere: ruolo strutturale e funzionale

La prima attività delle proteine e quella plastica, per le proteine cosiddette strutturali, sono invece denominate funzionali quelle più strettamente coinvolte nelle reazioni chimiche che consentono la vita. Le proteine sono formate dagli aminoacidi che si distinguono in essenziali e non essenziali. I primi sono quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare da solo e vanno introdotti quindi dall’esterno, attraverso il cibo o eventualmente un integratore specifico. Gli aminoacidi non essenziali sono quelli che invece nostro organismo riesce a sintetizzare autonomamente a partire dagli altri aminoacidi.

Proteine in polvere e aminoacidi

Il processo di sintesi proteica richiede la presenza di tutti gli aminoacidi nella giusta proporzione e in caso di carenze la sintesi di nuove proteine è inibita o quantomeno limitata. Le proteine, oltre a costituire il tessuto muscolare, compongono anche la struttura dei geni, dell’emoglobina, degli enzimi e degli ormoni, dei fattori di crescita, delle molecole trasportatrici, rivestendo un ruolo fondamentale per qualsiasi meccanismo vitale.

Vengono distinte in proteine nobili e non, in base al corredo di aminoacidi: le proteine nobili sono quelle che includono tutti gli aminoacidi essenziali mentre le altre sono carenti di uno o più di queste unità semplici. Inoltre si differenziano a seconda della loro origine vegetale o animale: tendenzialmente le proteine animali sono complete mentre quelle vegetali vanno associate tra loro per ottenere un corredo aminoacidico completo, fatta eccezione per la canapa, la chia e i semi di lino che garantiscono un pool completo di aminoacidi essenziali.

Proteine in polvere: come riconoscerne la qualità

Le proteine vengono lavorate attraverso diversi meccanismi che ne determinano la qualità e il costo finale: parliamo dei processi di micro e ultra filtrazione, scambio ionico, idrolisi. Il siero di latte che è alla base delle proteine più utilizzate in senso assoluto, viene lavorato prevalentemente attraverso scambio ionico oppure filtrazione: nel primo caso abbiamo un processo chimico mentre nel secondo caso si tratta di un passaggio meccanico attraverso membrane con porosità sempre decrescente, allo scopo di isolare le frazioni più nobili e piccole come i dipeptidi.

La procedura di scambio ionico invece sfrutta la capacità elettrostatica degli ioni per selezionare le varie molecole di proteine ma in questo modo la struttura proteica viene denaturata rispetto all’origine.

Un altro aspetto che consente di definire la qualità di una polvere proteica proveniente da latte è la presenza di sodio. quando il sodio supera i 300 milligrammi ogni 100 g di prodotto, ci consente di riconoscere una proteina che è stata lavorata a bassa qualità. Quando la quantità di sodio viene specificata in etichetta, (e non si tratta di un aspetto che è obbligatorio includere), significa che il produttore è particolarmente affidabile e tiene a certificare la qualità del proprio supplemento alimentare.

  1. le proteine del latte isolate e concentrate hanno un elevato valore biologico e sono composte per lo più da albumine. Contengono un’elevata concentrazione di ramificati e sono velocemente assimilabili
  2. le proteine idrolizzate sono quelle con la formula più avanzata attualmente disponibile sul mercato, scelta soprattutto dei professionisti per l’assorbimento estremamente rapido
  3. la caseina è invece una proteina a lento assorbimento che solitamente viene assunta nei periodi in cui si digiuna per qualche ora, come ad esempio prima di andare a dormire, dato che rilascia aminoacidi costantemente ma gradualmente nel flusso ematico e aiuta a contrastare il fenomeno catabolico
  4. le proteine dell’uovo hanno un ottimo valore biologico e sono ideali per il post allenamento grazie al contenuto di arginina, indispensabile per ripristinare il tessuto muscolare danneggiato e stressato dall’allenamento
  5. le proteine della soia sono solo una delle varie fonti vegetali attualmente disponibili sul mercato, insieme a canapa, riso, piselli, mais eccetera. Nella sua formula isolata contiene un’elevatissima concentrazione di ramificati e di glutammina. A parte la canapa, il lino e la chia, che contengono tutti gli essenziali, è bene unire più fonti di proteine per assicurarsi il completo corredo di aminoacidi.