
Abbiamo già affrontato in altri articoli l’argomento del dimagrimento localizzato ed oggi ci occuperemo anche dell’aspetto alimentare correlandolo ad un allenamento specifico. La tecnica proposta è un approccio naturale che si basa sulla morfologia di ogni individuo e su un allenamento e una dieta estremamente personalizzati. Esistono anche trattamenti farmacologici o di medicina estetica per ottenere risultati nel campo dell’eliminazione del grasso in eccesso tuttavia non saranno l’oggetto di cui ci occuperemo oggi.
Iniziamo descrivendo i due morfotipi prevalenti, l’androgeno e il ginoide. L’androgeno è propenso ad accumulare grassi e si riconosce da una forma tipicamente a mela mentre il ginoide ha una forma a pera e si caratterizza per un’attitudine difficoltosa alla perdita di grasso.
Ginoide e androide: suddivisione dei nutrienti nell’arco della giornata
In particolare queste considerazioni sono descritte a partire dalla funzione ormonale che a seconda dell’individuo può favorire l’accumulo del grasso lungo i fianchi e le cosce, ed è proprio il caso dell’individuo ginoide. Per questo soggetto si suggerisce una dieta cosiddetta dissociata che preveda la sera un pasto proteico per favorire la secrezione notturna dell’ormone GH noto per le sue capacità lipolitiche.
Il morfotipo androgeno invece risponde al cortisolo prodotto sotto stress che alza la glicemia e genera una elevata presenza di insulina che favorisce l’accumulo di grasso: il cortisolo insieme al testosterone aumenta la tendenza ad ingrassare soprattutto a livello dell’addome e del tronco. A livello alimentare si suggerisce di ridurre i carboidrati al mattino e a pranzo, considerando che in queste fasce orarie il cortisolo è tendenzialmente sempre più elevato. I carboidrati invece sono concessi la sera quando il cortisolo si riduce, permettendo di sfruttare anche il loro effetto ansiolitico particolarmente utile per riposare meglio e controllare lo stress.
Attività fisica specifica a seconda del morfotipo
Se da una certa morfologia otteniamo un dimagrimento migliore differenziando la ripartizione dei nutrienti, viene da pensare come sia un concetto applicabile anche all’allenamento. Facciamo qualche esempio concreto.
Partiamo dal soggetto che fatica a perdere grassi, quindi dall’individuo ginoide. Si tratta del soggetto che deve preferire l’attività fisica aerobica in maniera da stimolare l’ossidazione dei grassi senza trascurare però un allenamento di tonificazione muscolare con i pesi soprattutto per la parte alta del corpo in maniera da conservare o addirittura incrementare la muscolatura e tenere più alto il metabolismo. I muscoli infatti sono tessuti particolarmente attivi che influiscono maggiormente sul metabolismo basale.
L’allenamento, sia quello aerobico che quello anaerobico deve essere sempre piuttosto intenso e durare circa un’ora. L’ideale è condurre un’attività fisica quotidiana alternando i due tipi di allenamento e dedicandosi con impegno al movimento. La fase della giornata migliore per allenarsi è quella in cui è presente una concentrazione maggiore dell’ormone GH e quindi al mattino presto a digiuno, quando il corpo utilizza in maniera preferenziale i grassi a scopo energetico oppure verso la sera tardi quando l’allenamento insieme al pasto proteico aiuterà la secrezione dell’ormone della crescita aumentando le intrinseche capacità di lipolisi. Si potrebbe ad esempio svolgere l’attività aerobica mattino e l’attività di tonificazione nelle ore serali.
Passiamo all’individuo androide che tende ad accumulare grassi molto facilmente e risponde meglio all’attività fisica così come alla dieta: gli allenamenti non devono essere particolarmente lunghi ed è consigliabile alternare sette giorni ad elevate intensità ad altri sette giorni ad intensità più ridotte in maniera da non elevare troppo i livelli di stress e il cortisolo.
Possono bastare tre sedute settimanali da 40 minuti impostando un allenamento preferibilmente a circuito che alterni esercizi di tonificazione ad altri aerobici. Nei sette giorni a bassa intensità non è particolarmente importante allenarsi al mattino o alla sera mentre nella settimana ad alta intensità è meglio preferire le ore serali per non alzare troppo il cortisolo al mattino seguente, considerando che si tratta di soggetti che già si svegliano con il cortisolo alto.