
La creatina alcalina è una formula che è entrata a far parte dell’alimentazione sportiva da diversi anni e che viene lavorata a PH più elevati per avere un effetto meno acidificante una volta introdotta nell’organismo, nel senso che non subisce l’attacco dei succhi gastrici durante il passaggio digestivo nello stomaco: in questo modo può essere assimilata più facilmente e non converte in creatinina, un sottoprodotto inattivo e leggermente tossico per i reni.
La sua migliore assimilabilità fa si che una quantità maggiore ne venga immagazzinata a livello della muscolatura scheletrica: inoltre questo tipo di creatina non necessita del tipico periodo di carico (durante il quale, inizialmente, l’integratore viene assunto a maggior dosaggio), evitando piccoli disturbi a livello intestinale.
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La creatina alcalina garantisce una maggiore efficienza energetica, vediamo come. Quando si utilizza questo integratore nella sua tradizionale forma di complesso amminoacidico monoidrato (cioè legato a molecole di acqua), una parte del nutriente viene trasformato in creatinina nell’apparato digerente: la creatininina non ha funzionalità utili al metabolismo e il suo effetto anche risultare leggermente intossicante. Ecco perchè la creatina monoidrato è meno efficace della creatina alcalina, a parità di dosaggio assunto.
La differenza fondamentale tra le due tipologie risiede quindi nell’efficienza energetica, dato che la versione alcalina può essere stoccata e utilizzata al 100% del suo potenziale. È opportuno ricordare che molti studi hanno verificato l’assenza di controindicazioni ed effetti collaterali (rispettando i dosaggi delle etichette) sia per la creatina che per la creatinina a livello di fegato e reni.
Come assumere la creatina alcalina
Vediamo in questo paragrafo quando la creatina alcalina agisce al meglio sul metabolismo e le sue modalità di assunzione. Intanto è bene segnalare l’utilità di questo supplemento alimentare nell’ambito del body building e in generale negli sport che prevedono attività anaerobica, mentre non sia altrettanto utile per le attività aerobiche.
La creatina alcalina garantisce tutto il suo potenziale energetico che va a vantaggio della forza fisica, garantendo allenamenti più intensi e una maggiorata ipertrofia. Per quanto riguarda i dosaggi, solitamente si consigliano 3 grammi al giorno di integrazione, ma potrebbe essere utile incrementare fino a 5 grammi la quantità durante diete dimagranti ipocaloriche. Ad ogni modo non si deve superare la dose raccomandata: su determinati soggetti, elevate quantità soprattutto per tempi prolungati possono indurre affaticamento renale, crampi addominali e problemi intestinali.
Quando assumere la creatina alcalina
Il consiglio migliore è probabilmente quello di assumere l’integratore mezz’ora/quaranta minuti prima dell’allenamento, meglio ancora se accompagnato a 20 minuti di distanza ad un piccolo spuntino a base di carboidrati ad elevato IG e amminoacidi stimolatori di insulina. Con questa strategia si potrà ottenere una buona secrezione di insulina che promuoverà più nutrimento a livello cellulare ed un maggiore effetto ergogenico.
Ecco in breve le caratteristiche della creatina alcalina
- la sua formula presenta pH più elevato rispetto alle altre creatine in commercio;
- una volta digerita genera meno sostanze di rifiuto;
- la dose da assumere è più bassa delle altre forme di creatina, ma consente di raggiungere gli stessi risultati;
- non è richiesto un periodo iniziale di dosaggio più elevato (periodo di carico);
- viene assimilata meglio a livello tissutale;
- limita l’insorgenza di gonfiori e ritenzione idrica;
- migliore digeribilità rispetto alle altre creatine.