Curcuma: ecco perché devi aggiungerla ai tuoi frullati e ai tuoi piatti

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Lo zafferano indiano meglio noto come curcuma, è una spezia derivante dalle radici di una pianta erbacea che nel mondo orientale rappresenta l’ingrediente più importante del curry. In Occidente, utilizziamo la curcuma soprattutto per condire piatti caldi, tuttavia il sol levante la conosce soprattutto per i suoi benefici sulla salute dato che garantisce una migliore aspettativa di vita e protegge da malattie neurali, cardiache, diabete e osteoporosi.

Tutti i benefici della curcuma: controllo del cortisolo ed effetto antinvecchiamento

Queste incredibili qualità sono state riconosciute per la prima volta in Giappone: ovviamente la curcuma non può essere da sola l’unico responsabile di tali risultati, considerando che questa gente segue un regime alimentare a basso indice glicemico e ipocalorico con bassissima presenza di grassi saturi e abbondanza di soia e pesce fresco. La soia ad esempio contiene importanti fito estrogeni che aiutano a prevenire la moltiplicazione di cellule tumorali e lavorano come agenti antiage. Il pesce invece grazie alla ricchezza di omega tre, protegge il cuore, il cervello e i vasi sanguigni.

In Giappone la curcuma viene utilizzata quotidianamente a tavola per insaporire i cibi ma anche come estratto medicinale o come aroma per il te verde (già estremamente ricco di polifenoli e con una spiccata attività antiossidante). Nell’Ayurveda, questa pianta è utilizzata per migliorare la digestione, per depurare l’organismo, per accelerare il decorso della febbre, delle infezioni, delle patologie del cavo orale, dei disturbi legati al fegato o al ciclo mestruale ed anche in occasioni di ulcere e contusioni. sia  come attivo per uso topico sia ovviamente da ingerire.

La curcuma è stata ampiamente studiata dalla scienza che ne ha riconosciuto le spiccate proprietà antiinfiammatorie e migliorative della sensibilità al cortisolo con effetti che possono essere accostati a quelli degli ormoni. Inoltre la sua capacità antiaggregante protegge il sistema cardiovascolare al pari di una aspirina senza gli effetti collaterali del farmaco.

Un’altra ricerca scientifica ha invece scoperto una relazione positiva tra l’assunzione di curcuma e la migliore attività di un enzima che protegge il sistema nervoso e quello immunitario, migliorandone l’efficienza e la reattività di almeno il 50%.

Come utilizzare la curcuma

Puoi integrare la curcuma aggiungendola regolarmente alle tue preparazioni culinarie comprese zuppe, frullati o tisane. Per aumentarne la biodisponibilità consigliamo di assumere la curcuma insieme allo zenzero o alla piperina, contenuta nel pepe.

Esistono in commercio integratori specifici che ti aiutano a tenere sotto controllo il dosaggio ideale giornaliero: le capsule da 500 mg di attivo possono essere assunte due o tre volte al giorno. Come per tutti i supplementi naturali ti consigliamo di consultare il tuo specialista nel caso tu assuma altri farmaci o soffra di qualche patologia. Ai dosaggi suggeriti la curcuma rimane un prodotto assolutamente ben tollerato e sicuro per la nostra salute.

Per migliorare la capacità antinfiammatoria di questo vegetale, ti consigliamo di calibrare attentamente la tua alimentazione in maniera che risulti alcalinizzante, in modo da assecondare il nostro pH interno: in questo modo il tuo corpo lavorerà in maniera efficace per risolvere eventuali problemi di salute e rinforzarsi costantemente. Una dieta di questo tipo include frutta e verdura fresche, cibo integrale, agrumi -in particolare il limone- e riduce drasticamente gli alimenti proinfiammatori come i derivati del latte e il glutine.