
Qualsiasi tessuto del nostro corpo può essere oggetto di una lesione alla cartilagine, che di solito risulta conseguenza di un trauma o di un processo degenerativo. Solitamente le lesioni più comuni sono localizzate nelle articolazioni ma è possibile anche danneggiare la cartilagine del torace o delle strutture anatomiche esterne come ad esempio il naso.
I sintomi variano in funzione della sede dell’infortunio, generando dolore nella zona interessata, spesso associato a gonfiori, difficoltà motorie e rigidità. La cartilagine è un tipo di tessuto che non riesce quasi mai a guarire in maniera spontanea e questo implica che il trattamento debba essere estremamente mirato e tempestivo.
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Glucosamine Choindrotin MSM 150cpsElasti Joint 350gAnimal Flex Powder 380gLesioni cartilagine: di cosa si tratta
La cartilagine è un tessuto connettivo con funzioni strutturali, molto flessibile e resistente grazie alla presenza di particolari cellule denominate condrociti. Una caratteristica unica della cartilagine è l’assenza di vasi sanguigni – anche se a seconda della zona anatomica la cartilagine ha dei compiti e quindi delle composizioni che possono variare:
- la cartilagine più diffusa nel nostro corpo è quella ialina, particolarmente flessibile e ubicata nelle costole, nelle superfici articolari, nelle aree respiratorie;
- la cartilagine elastica è tipica dei padiglioni auricolari e dell’epiglottide ed è la più flessibile in assoluto;
- la cartilagine cosiddetta fibrosa è quella maggiormente presente nelle articolazioni, risultando la più resistente in assoluto alle sollecitazioni di tipo meccanico: possiamo trovarla nelle ginocchia. nelle spalle e nei dischi della colonna vertebrale.
Perchè bisogna intervenire tempestivamente: lesioni cartilagine
Una lesione alla cartilagine descrive qualsiasi genere di danno a carico di uno dei tre tessuti che abbiamo appena elencato: dato che normalmente non vi circola sangue, difficilmente la cartilagine può guarire in maniera spontanea – come avviene invece del caso della pelle o delle ossa. La lesione quindi risulta tanto più difficile da gestire quanto più è estesa.
La cartilagine articolare è quella più soggetta a traumi o malattie degenerative: le zone più a rischio sono le spalle, le anche, le ginocchia e le caviglie. Si tratta di situazioni particolarmente diffuse nell’ambito di alcuni sport; quelli più a rischio sono il calcio, il rugby, la pallacanestro, così come tutte attività in cui il contatto fisico con gli avversari è costante.
Oppure può trattarsi di infortuni causati da una attività usurante legata al lavoro svolto oppure alla pratica fisica, o ancora a incidenti di altro tipo. Per quanto riguarda le patologie degenerative ce ne sono alcune capaci di generare lesioni a livello di cartilagine e tra le più note ricordiamo sicuramente l’artrosi o osteoartrite: si tratta di un’infiammazione di una o più sedi articolari descritta come una progressiva degenerazione dei tessuti della cartilagine articolare ossia quella che riveste le ossa che appartengono a una articolazione.
Come trattare le lesioni cartilagine
Un trattamento di tipo conservativo per quanto riguarda la lesione alla cartilagine prevede un periodo di riposo, l’assunzione di prodotti che tengano sotto controllo l’infiammazione, la somministrazione di acido ialuronico ed esercizi mirati di fisioterapia e riabilitazione a seconda dell’entità dell’infortunio. Nei casi più gravi lo specialista potrà suggerire anche un intervento invasivo di tipo chirurgico.
Dal punto di vista dell’integrazione alimentare, i prodotti più suggeriti sono quelli a base di condroitina solfato, acido ialuronico e vitamina C, capaci di stimolare la sintesi dei tessuti interessati. Per tenere sotto controllo l’infiammazione è bene prevedere un regime dietetico tendenzialmente alcalino, caratterizzato da abbondanti dosi di frutta e verdura fresche, contenendo i cibi raffinati e preferendo le varietà integrali.